Coleção pessoal de luferraz

1 - 20 do total de 91 pensamentos na coleção de luferraz

Contei meus anos e descobri
Que terei menos tempo para viver do que já tive até agora
Tenho muito mais passado do que futuro
Sinto-me como aquele menino que recebeu uma bacia de jabuticabas
As primeiras, ele chupou displicentemente
Mas, percebendo que faltam poucas, rói o caroço.

Já não tenho tempo para lidar com mediocridades
Inquieto-me com os invejosos tentando destruir quem eles admiram
Cobiçando seus lugares, talento e sorte
Já não tenho tempo para administrar melindres de pessoas
As pessoas não debatem conteúdo, apenas rótulos
Meu tempo tornou-se escasso para debater rótulos
Quero a essência... Minha alma tem pressa
Sem muitas jabuticabas na bacia
Quero viver ao lado de gente humana, muito humana
Que não foge de sua mortalidade
Caminhar perto de coisas e pessoas de verdade.

Já não tenho tempo para lidar com mediocridades. Não quero estar em reuniões onde desfilam egos inflados. Não tolero gabolices. Inquieto-me com invejosos tentando destruir quem eles admiram, cobiçando seus lugares, talentos e sorte. (...)

Lembrei-me agora de Mário de Andrade que afirmou: “As pessoas não debatem conteúdos, apenas os rótulos”. Meu tempo tornou-se escasso para debater rótulos.

Todo jardim começa com um sonho de amor.
Antes que qualquer árvore seja plantada
ou qualquer lago seja construído,
é preciso que as árvores e os lagos
tenham nascido dentro da alma.

Quem não tem jardins por dentro,
não planta jardins por fora
e nem passeia por eles...

Teus filhos não são teus filhos. São filhos e filhas da vida, anelando por si própria. Vem através de ti, mas não de ti. E embora estejam contigo, a ti não pertencem. Podes dar-lhes amor, mas não teus pensamentos, pois eles têm seus pensamentos próprios. Podes abrigar seus corpos, mas não suas almas, pois suas almas residem na casa do amanhã, que não podes visitar-se quer em sonhos. Podes esforçar-te por te parecer com eles, mas não procureis fazei-los semelhante a ti, pois a vida não recua, não se retarda no ontem. Tu és o arco do qual teus filhos, como flechas vivas, são disparados. Que a tua inclinação na mão do arqueiro seja para alegria.

O Profeta

Amai-vos um ao outro, mas não façais do amor um grilhão:
Que haja antes um mar ondulante entre as praias de vossas almas.
Encheis a taça um do outro, mas não bebais na mesma taça.
Dai de vosso pão um ao outro, mas não comais do mesmo pedaço.
Cantai e dançai juntos, e sede alegres, mas deixai cada um de vos estar sozinho,
Assim como as cordas da lira são separadas e, no entanto, vibram na mesma harmonia.

Dai vossos corações, mas não confieis a guarda um do outro.
Pois somente a mão da vida pode conter nossos corações.
E vivei juntos, mas não vos aconchegueis em demasia;
Pois as colunas do templo erguem-se separadamente,
E o carvalho e o cipreste não crescem a sombra um do outro.

Infatti il mondo è nella nostra mente .. la nostra concezione del mondo comincia ad essere ulteriormente estesa nella prima infanzia,,, Non c'è dubbio, il fondamento che permette il nostro sviluppo è l' incoraggiamento che abbiamo ricevuto a casa. L'educazione e l'amore per la conoscenza e l'eredità lasciata da qualcuno che ha attraversato la nostra vita .. In ogni fase della nostra esistenza ... e fa nascere la passione per la porta è stata aperta ... Molto divertente.

Realmente o mundo esta em nossa mente..o nosso conceito de mundo começa a ser ampliado ainda na tenra infancia,,, Sem dúvida alguma, a base que torna possível nosso desenvolvimento e o estímulo que recebemos em casa. A educaçao e o amor pelo conhecimento e um legado deixado, por alguèem que passou pela nossa vida em qualquer fase da nossa existencia, e fez nascer em nos uma paixao pela porta que nos foi aberta...Muito prazerosa.

Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo.Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. Si distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente.
L' amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.
L'amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno; e la conscenza verrà abolita; poiché noi consociamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando la perfezione sarà venuta, [allora] quello che è sollo in parte, sarà abolito. Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smeso le cose da bambino.
Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo scuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto.
Ora dunque queste tre cose durano: FEDE, SPERANZA, AMORE; ma la piu grande di esse è L'AMORE.
I cor 13 1-13

CHE COS'E UN CONFLITTO?

Si dice che gli Eschimesi non hanno un equivalente per la parola " DISPUTA ". Vivendo in un clima molto freddo, perchè aprire la bocca e rischiare di prendersi una polmonite? Nel nostro paese, dove la temperatura è piu mite, disposiamo di almeno trenta sinonimi di " CONFLITTO " Fra gli altri: ( malinteso, discordia, equivoco, inimicizia, rottura, rivalità, dissenso, divisione, tensione, antagonismo...) Ma cosa si intende esattamente con questo termine?
1 - Non è paragonabile alla rivalità né competizione.
Queste possono degenerare in conflitto, ma soltanto a certe condizioni, Due squadre di calcio gareggiano per vincere, ma non si combattono, a meno che uno dei giocatori non si scontri con un altro con l'intenzione di fargli male e la gara non finisca in una battaglia organizzata. Due società sono concorrenti, na non è ibligatorio che si scontrino.
2 - Si distingue dalla dialettica.
La dialettica è una intellettualizzazione delle contraddizioni, una visione dello spirito. Essendo una forma di pensiero, in teoria supera senza fatica ogni ostacolo. Tutto è giocato d'anticipo, si sa che dopo la tesi e l'antitesi verrà la sintesi. Ora, in un conflitto, le contraddizioni, lungi dall'essere risolte in una sintesi, creano e suscitano nuovi desacordi e cosi all'infinito. Non solo l'intelligenza ma anche la volontà, i sentimenti, le passioni ed è questo che rende la sua soluzione cosi problematica.
3 - Si distingue dalle crisi.
I due termini sono spesso confusi: questa coppia, questa famiglia, questa chiesa attraversano una crisi...Benchè alcune crisi si evolvano in modo conflittuale, in generale la confusione, le incertezze, le esitazioni da essi suscitate inpediscono di arrivare a un vero e proprio conflitto. Si è troppo disorientati, imbarazzati, indecisi per impore la propria opinione o la propria volontà agli altri. Non si fa scattare un comflitto si non quando si crede di aver ragione, di essere nel giusto. Un gruppo, sia esse di due o di cento persone, quando attraversa un periodo critico non è per forza in un stato di lotta, perchè un gruppo è una entità dinamica, viva e cambia in continuazione. Le contradizioni e la diversità sono inerenti alla vita di ogni gruppo. Ciascun sistema sociale comporta dei movimenti in tutti i sensi: integrazioni e allontanementi, progressioni e regressioni, forze costruttive e forze distruttive, continuità e discontinuità, accordi e fratture, associazioni e dissociazioni, forze che si attirano e atre che si respingono, azioni, correlazioni, reazioni, respingimenti transformazioni di ogni tipo.
La perturbazione provocata da una crisi può facilmente essere confusa con un conflitto; l'equilibrio esistente è rotto e questo squilibrio è vissuto sia come qualcosa angosciante, demoralizzante, disorientante, minaccioso, sia come un segno di speranza, di vita nuova, una promessa di liberazione. Breve o lunga, lenta o improvvisa, limitata o generalizzata, la crise è un passaggio tra un vecchio stato di stabilità relativa e la ricerca di un nuovo equilibrio.
IL CONFLITTO E' UN CHOCK.
"CONFLITTO" viene dal termine latino conflictus che significa "URTO, SHOCK". Si può quindi avere un urto tra due persone o due gruppi, o all'interno di una stessa persona. Niente lascia immagginare che questi shock siano necessariamente violenti. La vita di tutti i giorni provoca numerose scorsse a cui ci adattiamo abbastanza bene. Ma essi possono diventare violente se si accumulano, se si ripetono senza essere accettate, gestite e regolate. E' allora che attriti e tensioni diventano veramente conflittuali.

Jacques e Claire Poujol.

Deus certamente não estava fazendo uma experiência com minha fé nem com meu amor para provar sua qualidade. Ele já os conhecia muito bem. Eu é que não. Nesse julgamento, ele nos faz ocupar o banco dos réus, o banco das testemunhas e o assento do juiz de uma só vez. Ele sempre soube que meu templo era um castelo de cartas. A única forma de fazer-me compreender o fato foi colocá-lo abaixo.

D'AMORE SI MUORE..

"Quando vogliamo conoscere l'amore di Dio, dobbiamo risalire con la mente nei secoli e fermarci davanti a una croce piantata sul Calvario. Possiamo guardare quella scena e dire che Dio no ci ama? Quella croce parla del l'amore di Dio. Nessun ha amore piu grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici.
Cristo, invece, ha dato la sua vita per i suoi nemici, per i suoi assassini, per coloro che lo odiavano. Lo spirito della croce del Calvario, è amore. Quando Gesu fu deriso, cosa disse? " Padre perdona loro, perché non sano quello che fanno" Questo è amore. Gesu non chiese che scendesse fuoco dal cielo per distruggere i suoi uccisori perché nel suo cuore non v'era che amore.Questa nostra visita immaginaria al Calvario insengna che, effettivamente, D'AMORE SI MUORE. L'amore di Dio non può essere conosciuto né misurato se non si vede pienamente espresso nella morte del suo figliolo."

O silêncio é a oração dos sábios.

Quando somos abandonados pelo mundo, a solidão é superável; quando somos abandonados por nós mesmos, a solidão é quase incurável.

A maior aventura de um ser humano é viajar,
E a maior viagem que alguém pode empreender
É para dentro de si mesmo.
E o modo mais emocionante de realizá-la é ler um livro,
Pois um livro revela que a vida é o maior de todos os livros,
Mas é pouco útil para quem não souber ler nas entrelinhas
E descobrir o que as palavras não disseram...

Filhos brilhantes, alunos fascinantes.

Bons filhos conhecem o prefácio da história dos seus pais. Filhos brilhantes vão muito mais longe, conhecem os capítulos mais importantes das suas vidas.

Bons jovens se preparam para o sucesso. Jovens brilhantes se preparam para as derrotas. Eles sabem que a vida é um contrato de risco e que não há caminhos sem acidentes.

Bons jovens têm sonhos ou disciplina. Jovens brilhantes têm sonhos e disciplina. Pois sonhos sem disciplina produzem pessoas frustradas, que nunca transformam seus sonhos em realidade, e disciplina sem sonhos produz servos, pessoas que executam ordens, que fazem tudo automaticamente e sem pensar.

Bons alunos escondem certas intenções, mas alunos fascinantes são transparentes. Eles sabem que quem não é fiel à sua consciência tem uma dívida impagável consigo mesmo. Não querem, como alguns políticos, o sucesso a qualquer preço. Só querem o sucesso conquistado com suor, inteligência e transparência. Pois sabem que é melhor a verdade que dói do que a mentira que produz falso alívio..

A grandeza de um ser humano não está no quanto ele sabe, mas no quanto ele tem consciência que não sabe. O destino não é freqüentemente inevitável, mas uma questão de escolha. Quem faz escolha, escreve sua própria história, constrói seus próprios caminhos.

Os sonhos não determinam o lugar onde vocês vão chegar, mas produzem a força necessária para tirá-los do lugar em que vocês estão. Sonhem com as estrelas para que vocês possam pisar pelo menos na Lua. Sonhem com a Lua para que vocês possam pisar pelo menos nos altos montes. Sonhem com os altos montes para que vocês possam ter dignidade quando atravessarem os vales das perdas e das frustrações.

Bons alunos aprendem a matemática numérica, alunos fascinantes vão além, aprendem a matemática da emoção, que não tem conta exata e que rompe a regra da lógica. Nessa matemática, você só aprende a multiplicar quando aprende a dividir, só consegue ganhar quando aprende a perder, só consegue receber, quando aprende a se doar.

Uma pessoa inteligente aprende com os seus erros, uma pessoa sábia vai além, aprende com os erros dos outros, pois é uma grande observadora.

Procurem um grande amor na vida e cultivem-no. Pois, sem amor, a vida se torna um rio sem nascente, um mar sem ondas, uma história sem aventura! Mas, nunca esqueçam, em primeiro lugar tenham um caso de amor consigo mesmos.

Construí amigos, enfrentei derrotas, venci obstáculos, bati na porta da vida e disse-lhe: não tenho medo de vivê-la.

Não levo ninguém a sério o bastante para odiá-lo.

Amar é um ato de coragem.

A vida é mais importante do que a comida, e o corpo, mais do que as roupas.

Ainda que eu fale todas as línguas dos homens e dos anjos, se não tiver amor sou como o bronze que soa ou o sino que retine... mesmo que tivesse toda a fé a ponto de transportar montanhas, se não tiver amor, não serei nada.

O último discurso

Sinto muito, mas não pretendo ser um imperador. Não é esse o meu ofício. Não pretendo governar ou conquistar quem quer que seja. Gostaria de ajudar – se possível – judeus, o gentio... negros... brancos.
Todos nós desejamos ajudar uns aos outros. Os seres humanos são assim. Desejamos viver para a felicidade do próximo – não para o seu infortúnio. Por que havemos de odiar ou desprezar uns aos outros? Neste mundo há espaço para todos. A terra, que é boa e rica, pode prover todas as nossas necessidades.
O caminho da vida pode ser o da liberdade e da beleza, porém nos extraviamos. A cobiça envenenou a alma do homem... levantou no mundo as muralhas do ódio... e tem-nos feito marchar a passo de ganso para a miséria e os morticínios. Criamos a época da velocidade, mas nos sentimos enclausurados dentro dela. A máquina, que produz abundância, tem-nos deixado em penúria. Nossos conhecimentos fizeram-nos céticos; nossa inteligência, empedernidos e cruéis. Pensamos em demasia e sentimos bem pouco. Mais do que máquinas, precisamos de humanidade. Mais do que de inteligência, precisamos de afeição e doçura. Sem essas duas virtudes, a vida será de violência e tudo será perdido.
A aviação e o rádio aproximaram-se muito mais. A próxima natureza dessas coisas é um apelo eloquente à bondade do homem... um apelo à fraternidade universal... à união de todos nós. Neste mesmo instante a minha voz chega a milhões de pessoas pelo mundo afora... milhões de desesperados, homens, mulheres, criancinhas... vítimas de um sistema que tortura seres humanos e encarcera inocentes. Aos que me podem ouvir eu digo: "Não desespereis!" A desgraça que tem caído sobre nós não é mais do que o produto da cobiça em agonia ... da amargura de homens que temem o avanço do progresso humano. Os homens que odeiam desaparecerão, os ditadores sucumbem e o poder que do povo arrebataram há de retornar ao povo. E assim, enquanto morrem os homens, a liberdade nunca perecerá.
Soldados! Não vos entregueis a esses brutais... que vos desprezam... que vos escravizam... que arregimentam as vossas vidas... que ditam os vossos atos, as vossas ideias e os vossos sentimentos! Que vos fazem marchar no mesmo passo, que vos submetem a uma alimentação regrada, que vos tratam como um gado humano e que vos utilizam como carne para canhão! Não sois máquina!
Homens é que sois! E com o amor da humanidade em vossas almas! Não odieis! Só odeiam os que não se fazem amar... os que não se fazem amar e os inumanos.
Soldados! Não batalheis pela escravidão! Lutai pela liberdade! No décimo sétimo capítulo de São Lucas é escrito que o Reino de Deus está dentro do homem – não de um só homem ou um grupo de homens, mas dos homens todos! Estás em vós! Vós, o povo, tendes o poder – o poder de criar máquinas. O poder de criar felicidade! Vós, o povo, tendes o poder de tornar esta vida livre e bela... de fazê-la uma aventura maravilhosa. Portanto – em nome da democracia – usemos desse poder, unamo-nos todos nós. Lutemos por um mundo novo... um mundo bom que a todos assegure o ensejo de trabalho, que dê futuro à mocidade e segurança à velhice.
É pela promessa de tais coisas que desalmados têm subido ao poder. Mas só mistificam! Não cumprem o que prometem. Jamais o cumprirão! Os ditadores liberam-se, porém escravizam o povo. Lutemos agora para libertar o mundo, abater as fronteiras nacionais, dar fim à ganância, ao ódio e à prepotência. Lutemos por um mundo de razão, um mundo em que a ciência e o progresso conduzam à ventura de todos nós. Soldados, em nome da democracia, unamo-nos.
Hannah, estás me ouvindo? Onde te encontres, levanta os olhos! Vês, Hannah? O sol vai rompendo as nuvens que se dispersam! Estamos saindo da treva para a luz! Vamos entrando num mundo novo – um mundo melhor, em que os homens estarão acima da cobiça, do ódio e da brutalidade. Ergues os olhos, Hannah! A alma do homem ganhou asas e afinal começa a voar. Voa para o arco-íris, para a luz da esperança. Ergue os olhos, Hannah! Ergue os olhos.